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Fonte: il libro riguardante i "Ricoveri antiaerei a Trieste" scritto da Massimo Gobessi e Barbara Bigi
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Galleria Sandrinelli
.Situata tra la via Pellico e la piazza del Sansovino, non ha bisogno di presentazioni, essendo oggi aperta al traffico. Venne costruita nel 1905-1907 su progetto dell'ing. Edoardo Grulis e comunica con la Galleria di via Pondares e con la Galleria di via del Teatro Romano (gallerie oggi chiuse al pubblico).
Galleria di San Vito
Chiamata da qualcuno anche San Marco.
Situata tra la via Bernini e la via d'Alviano, anche questa è oggi aperta al traffico. Venne costruita nel 1912 e comunicava con la Galleria di viale d'Annunzio. Oggi questo collegamento è chiuso dal rivestimento metallico che copre le pareti della galleria.
Galleria di Montebello
Situata tra la piazza dei Foraggi e la via Salata (via dell'Istria) è la terza galleria oggi aperta al traffico. Conosciuta in passato anche come Rifugio Littorio o Ricovero Luigi Razza, venne costruita in parte dall'Impresa Farsura e aperta al traffico nel 1949. Venerdì 11 febrraio 1944 le autorità locali presenziano all'apertura del cunicolo di avanzamento della galleria: la galleria sarà, a lavori ultimati, lunga 720 metri, larga 12,4 e alta 7,75; un piccolo convoglio su rotaia fa percorrere alle autorità l'intero tragitto. Il 22 marzo 1944, durante i lavori, moriva Marino Pergentino, 17 anni di Farra d'Alpago (BE), dipendente della ditta Farsura, schiacciato tra due vagoncini.
Galleria di via Pondares
Collegata alla Galleria Sandrinelli, venne costruita dall'Impresa Colombo.
Galleria di via Teatro Romano
Era conosciuta anche come Galleria Corso Littorio.
Collegata alla Galleria Sandrinelli, comunica anche con il Rifugio presso il Teatro Romano.
Rifugio presso il Teatro Romano
Era destinato agli impiegati del Comune.
Galleria di Viale d'Annunzio
Lunghezza 420 metri
Con l'ingresso principale in viale d'Annunzio (largo Sonnino) è collegata con la Galleria San Vito, ma l'entrata da questa galleria è oggi chiusa dal rivestimento metallico che copre la Galleria San Vito. La Galleria di Viale d'Annunzio ha un pozzo di aereazione in piazza Puecher, non collegato al rifugio della stessa piazza.
Galleria di Muggia
Ancor oggi utilizzata per il transito di veicoli provenienti da Lazzaretto
Rifugio di piazza Puecher
Lunghezza 37 metri.
Situato nell'omonima piazza di San Giacomo.
Galleria ferroviaria di Gretta
Situata alle spalle del campo di calcio Rossoni, in viale Regina Elena N.79 (ora viale Miramare), aveva un secondo ingresso (oggi murato) nel campo di pattinaggio del Dopolavoro Ferroviario.
Galleria di Gretta-Roiano
Lunghezza 660 metri
Capace di circa 4.000 persone, aveva un'entrata in via Valmartinaga e un'altra al N.79 dell'ex viale Regina Elena, presso il campo di calcio Rossoni. Un ramo laterale, con uscita in viale Miramare 51, utilizza forse una vecchia santabarbara del Lazzaretto di Santa Teresa. Chiamata anche Galleria ricovero FF.SS. Avrebbe dovuto probabilmente esser collegata con quella di via Tibullo.
Galleria di Pendice Scoglietto
Lunghezza 327 metri
Oggi è un magazzino privato.
Galleria dell'Università
Lunghezza 240 metri
Situata sotto l'edificio principale centrale dell'Università, aveva un ingresso in via del Prato e l'altro in via Alfonso Valerio.
Rifugio "Kleine Berlin"
Lunghezza 1100 metri
Situato in via Fabio Severo, è oggi visitabile (visite guidate organizzate dal Club Alpinistico Triestino).
Era destinato in parte al personale di Poste e Ferrovie, venne costruito prima della guerra ma mai completato. Si tratta di un sistema di gallerie antiaeree ad uso civile collegato ad un rifugio militare costruito dai tedeschi (con una galleria di accesso diretto dal Tribunale). Questo rifugio aveva anche un accesso verticale con scala a chiocciola dalla scomparsa villa di Angelo Ara.
Galleria di piazza Carlo Alberto
Lunghezza 425 metri
Con ingresso in via Guido Reni ed un secondo ingresso oggi ostruito, ha presa d'aria in piazza Carlo Alberto. Oggi è sede dello Speleovivarium.
Galleria dei Campi Elisi
Lunghezza 190 metri
Destinata ai lavoratori della Fabbrica Macchine e dei Cantieri. Avrebbe dovuto probabilmente collegarsi con la Galleria di Villa Necker.
Galleria via Mameli-via Rossetti
Non abbiamo per ora altre notizie su questa galleria.
Rifugio di via dell'Eremo
Lunghezza 360 metri
Aveva tre ingressi ed era collegata con un rifugio militare.
Galleria di Scala Monticello
Lunghezza 283 metri
Ingresso nella laterale di via Giulia, di fronte la zona ex Dreher.
Galleria via Cologna/Scala Margherita
Non abbiamo per ora altre notizie su questa galleria.
Galleria di viale XX Settembre
Lunghezza 239 metri
Con ingresso in piazza Volontari Giuliani. Avrebbe probabilmente dovuto avere un altro ingresso in via Ireneo della Croce.
Galleria Rione Littorio
Lunghezza 460 metri
Aveva tre ingressi. Uno presso il giardino pubblico di Ponziana, in via Battera, e uno presso la via Orlandini. Il terzo ingresso è collegato con scale al soprastante ospedale infantile Burlo Garofalo. I bambini venivano divisi per tipo di malattia. Condotto di aereazione nel giardino del Burlo.
Galleria di via Bonaparte
Conosciuta anche come Galleria di Villa Necker. Ingresso in via Bonaparte. Lunghezza misurata 205 metri, ma poi continua dietro una porta chiusa probabilmente collegata alla Villa Necker (Presidio Militare). Avrebbe probabilmente dovuto esser collegata alla Galleria dei Campi Elisi.
Rifugio di Villa Ara
Lunghezza 332 metri
La villa Camillo Ara si trova in via Monte Cengio (sopra via Fabio Severo) ed era sede di un comando tedesco, quindi qui si tratta di un rifugio militare. Oggi la villa ospita un doposcuola dei Padri Gesuiti.
Rifugio di via Virgilio
Lunghezza 126 metri
A Scorcola, era di uso militare e possiede due ingressi vicini. Probabilmente avrebbe dovuto esser collegato al Rifugio di via Scorcola.
Rifugio di via di Scorcola
Lunghezza 210 metri
A Scorcola, era di uso militare e probabilmente avrebbe dovuto collegarsi al Rifugio di via Virgilio
Galleria Roiano/Tibullo
Lunghezza 1140 metri
Tra Roiano e Scorcola. Si tratta di due gallerie di uso civile unite da un cunicolo di raccordo di circa 1 km, ora occupato da una tubazione dell'acquedotto. Un ingresso si trova in piazza tra i Rivi a l'altro in via Tibullo.
Galleria di Campo Belvedere
Lunghezza 364 metri
Situata a Roiano, dietro ad alcuni edifici sul lato a monte e nascosta da essi.
Galleria di Barcola
Lunghezza 288 metri
Con ingresso principale dietro la chiesa di Barcola, oggi serve da autorimessa.
Rifugio presso il ponte ferroviario di via Bonomea
Lunghezza 33 metri
Sul Monte Radio.
Galleria di Servola
Lunghezza 700 metri
Attraversa da parte a parte il colle di Servola.
Rifugi della Ferriera
Sono stati individuati almeno due rifugi all'interno della Ferriera di Servola. Uno è lungo 120 metri mentre l'altro è ostruito dopo i primi 25 metri.
Rifugio di Monte San Pantaleone
Lunghezza 295 metri
A San Sabba, possedeva due entrate inferiori e un accesso suoperiore. Era destinato al porto petroli.
Rifugio di via del Monte
Sotto San Giusto, con una lunghezza di 36 metri, risulta ostruito e potrebbe continuare verso San Giusto.
Rifugio di via Romagna
Lungo 33 metri, sorge nella zona che un tempo apparteneva alla Villa Weiss, sede del Comando della Marina Mercantile.
Gallerie di Villa Giulia
Nella parte superiore del Parco di Villa Giulia, proprio sotto la strada per Opicina si trovava una batteria antiaerea e questo rifugio (lungo 37 metri) era adibito ai serventi e avrebbe dovuto esser collegato ad una vicina galleria, lunga 9 metri, il cui ingresso dista 20 metri.
Rifugio di Monte Fiascone
In zona Cologna, è lungo 17 metri.
Batterie costiere di Miramare
Le gallerie di Miramare, lunghe 453 metri e realizzate durante la seconda guerra, potrebbero esser considerate tra i rifugi militari, anche se non mi sembra che gli alleati abbiano mai considerato come obiettivo quella zona, probabilmente per rispetto al Castello.
Rifugi presso l'Obelisco
Ci sono almeno tre rifugi e una cavernetta presso l'Obelisco di Opicina. Il più grande, di uso militare, è lungo 340 metri. Ma merita menzione quello posto proprio sotto l'Obelisco, lungo 120 metri, fatto erigere dal Corpo Mercantile di Trieste nel 1830 in onore della venuta dell'Imperatore Francesco I, per l'inaugurazione della nuova strada Commerciale. Sembra che una parte di questo rifugio venisse utilizzata per il ricovero delle motrici della Trieste-Opicina durante i bombardamenti.
Galleria nella Dolina di Banne
Lunga 50 metri, probabilmente conteneva una riserva idrica per delle vicine batterie antiaeree.
Rifugio presso la Stazione di Opicina Campagna
Lungo 86 metri.
Rifugio Austriaco di Miramare
Lungo 16 metri è situato subito dopo l'ostello (dopo il bivio) ed era di uso militare.
Rifugio/magazzino presso il Monte Belvedere
Presso Banne, di uso militare, è lungo 61 metri.
Casamatta presso Villa Geiringer
Sulla vetta di Scorcola, nel Parco di Villa Geiringer si trovava una cannoniera e un sistema di fortificazione collegato. E' stato fatto esplodere alla fine della guerra.
Cavernette presso il Campo Sportivo di Cologna
Destinate a delle batterie antiaeree che si trovavano sopra al campo.
Rifugio di Villa Banfield
In Gretta, lungo 23 metri, era di uso familiare.
Galleria della Batteria di San Bortolo
Situato a Barcola.
Rifugio dell'Orto Lapidario
Era lungo solo 10 metri.
Rifugio di via Sottomonte
Ancora più piccolo, essendo lungo solo 5 metri. Forse a protezione di qualche impianto.
Rifugio di Lazzaretto
Situato nel posteggio del condominio di Strada per Lazzaretto N.1, era lungo circa 40 metri.
Galleria a Monfalcone
Situata in Salita Granatieri.
Rifugio di Aquilinia
Situato in via della Raffineria, aveva tre accessi, uno dei quali nella raffineria. Lungo circa 112 metri, conteneva alcune cisterne.