Testo tratto dal sito dell' Ass. XXX Ottobre, sezione di Trieste del Club Alpino Italiano
La storia della XXX Ottobre 1918 -
La guerra, la prima guerra mondiale, era finita da pochi giorni e Trieste era finalmente italiana. Sollievo per la fine di sofferenze e massacri, entusiasmo per il tanto desiderato ricongiungimento alla Madrepatria. Trieste, in quei giorni di fine ottobre e inizio novembre, era in festa e grandi speranze animavano gli ambienti cittadini. Fra questi, nel popoloso rione di S.Giacomo, precisamente nel ricreatorio Pitteri, un gruppo di giovani volle associarsi per sviluppare un'attività sportivo-culturale dando così inizio a questa nostra storia, la storia dell'Associazione XXX ottobre. Era il 24 novembre. Perché "Trenta ottobre"? Perché quel giorno la città ebbe la certezza che il momento era giunto ed insorse spontaneamente per accelerare l'arrivo delle truppe italiane. I padri fondatori vollero registrare solennemente quella data.
Più che una storia, del resto ampiamente descritta nella nostra rivista "Alpinismo Triestino" a partire dal numero di settembre-ottobre 1993, questo sarà un richiamo sintetico dei maggiori avvenimenti che hanno caratterizzato la lunga e proficua vita di questo nostro sodalizio.
Il 2 dicembre viene per la prima volta verbalizzato un direttivo ed appare il nome del presidente, il sign. Silvio Stocca. Un grande entusiasmo animava quella cinquantina di soci che avviarono una serie di attività, adottarono i colori sociali (bianco e nero) ed il logo "AXXXO" e definirono gli scopi associativi. Sostanzialmente una Polisportiva che organizza anche trattenimenti vari.
1919 - Staffetta Trieste - Fiume. 160 atleti per 500 metri.
1920 - Cesare Prez ed il gruppo grotte.
1923 - Organizzazione della prima settimana alpina in Brenta. Gite sulle Giulie.
1925 - Gruppo marciatori.
Comici-Benedetti sull'Ago di Villaco.
Rilievo sulla stampa per un salvataggio nella voragine di Raspo.
1927 - Si costituiscono il gruppo sciatori e la sezione filodrammatica.
1928 - Il socio Poggiolini campione d'Italia nei 50 km. di marcia.
Il controllo del regime fascista sulle associazioni diventa pesante: particolarmente le attività sportive sono soggette a severi controlli e regolamenti. La XXX ottobre, che nel 1940 verrà espulsa dall'O.N.D., si orienta sempre più verso l'attività alpinistica che gode di maggiore libertà.
1935 - Rischio di scioglimento.
1938 - Incidente "diplomatico" durante una premiazione. Il partito reagisce e costringe il presidente in carica alle dimissioni. Parte la richiesta di entrare nel Club Alpino Italiano.
1940 - Il C.A.I. accetta la richiesta d'adesione come sottosezione dell'Alpina delle Giulie.
1942 - Un gruppo di soci, forti rocciatori, si autodefinisce i "Bruti de Valrosandra".
1944 - Viene istituita una fornita biblioteca dedicata a Julius Kugy.
1945 - Si costituisce ufficialmente il gruppo rocciatori.
1946 - Dopoguerra. All'assemblea annuale i soci risultano circa 500.
1947 - Dal vecchio gruppo degli sciatori si costituisce lo SCI-CAI.
Al 3 di aprile, in un'assemblea straordinaria, viene comunicato che la XXX Ottobre è sezione del C.A.I. - Presidente Diego Viatori.
1948÷'54 - Con l'ausilio di camion attrezzati, di motociclette e qualche rara automobile aumenta la possibilità di andare in montagna. I rocciatori compiono numerose salite di notevole impegno. Viene acquistata la casa di Valbruna.
Nasce una sottosezione a Muggia. Riprende in pieno l'attività speleologica.
1955 - In occasione del suo decennale il gruppo rocciatori organizza una spedizione esplorativa all'Ala Dag, in Anatolia: grande successo, rilevato anche dalla stampa nazionale. E' la prima spedizione interamente sezionale fuori confini.
1956 - Sotto la spinta di Spiro Dalla Porta Xidias, viene attivata presso la sede sociale la stazione triestina di soccorso alpino.
1957 - I soci sono 823. Spiro Dalla Porta e Omero Manfreda diventano accademici.
Una spedizione all'Elburz non viene coronata da successo.
1960 - Si costituisce e forma sottosezione della XXX ottobre il gruppo "Giusto Gervasutti" di Cervignano mentre la sottosezione di Muggia stenta a decollare. Vengono completati i lavori al rifugio Flaiban Pacherini.
1962 - Costruzione del rifugio Fonda Savio.
1964 - Il segretario Duilio Durissini diventa presidente. La sezione supera il traguardo dei 1000 soci. Dopo vari spostamenti si approda alla sede di via Silvio Pellico. Grande impegno per bivacchi, sentieri e rifugi.
1965 - Muore di malattia Giorgio Brunner, grande alpinista, che lascia alla Sezione un ricchissimo archivio fotografico in bianco e nero. Parte una campagna alpinistica in Grecia e Turchia.
1966 - Sono ultimati i bivacchi Slataper, Dordei, Brunner e le vie ferrate Merlone-Ceria e Berti.
1968 - Anno del cinquantenario. Viene data alla stampa una monografia commemorativa. Spedizione in Patagonia. Il gruppo paleontologia umana, che ha sempre svolto intensa attività, apre un proprio laboratorio assieme ad altri organismi scientifici.
Sono gli anni del disagio giovanile, della contestazione studentesca ed operaia; qualche turbolenza nell'ambito dell'associazione non porta ad un ricambio generazionale degli organi direttivi. Appare invece sulla scena alpinistica non solo locale, un "grande" che darà una svolta al modo di affrontare l'arrampicata. Enzo Cozzolino. La sua breve vita termina nel 1972, lasciando il segno profondo delle sue imprese. Sono anni intensi per l'attività di tutto il gruppo rocciatori. Nel 1974 ne entra a far parte un personaggio che per la sua allegria, il suo entusiasmo ed il suo grande amore per la natura diventerà, come già Bianca Di Beaco e Silvia Metzeltin, un simbolo dell'arrampicata femminile: Tiziana Weiss. Purtroppo sono anche anni di lutti. Muore nel 1976 Duilio Durissini. Nei suoi dodici anni di Presidenza, amato e rispettato dai soci, ha profuso per la XXX ottobre energie, risorse, entusiasmo. Se la sezione è diventata grande, deve tributare a questo suo presidente tutta la sua riconoscenza ed ammirazione.
1977 - La sezione organizza una marcia di protesta contro una clausola del "Trattato di Osimo" che prevede l'installazione di una zona industriale sul Carso a cavallo del confine con la Slovenia. Vi partecipano 4.000 persone. La socia Silvia Metzeltin è la prima donna che entra a far parte del Club Accademico.
Prendono piede le spedizioni extraeuropee.
1979 - Viene costituito il gruppo canoa fluviale.
1981 - Viene costituito il gruppo orientamento. In collaborazione con la S.A.G., viene avviata la scuola di sci alpinismo "Città di Trieste".
1982 - Spedizione himalajana; viene raggiunta da Mauro Petronio la vetta del Lantang Lirung(m 7.246). Purtroppo nella discesa muore Bruno Crepaz, grande nostro alpinista e animatore di molte iniziative del CAI.
Siamo negli anni del turismo di massa in montagna. Il CAI si pone seriamente il problema della salvaguardia dell'ambiente e della sicurezza degli alpinisti. Sono frequentatissime le "alte vie" e le "vie ferrate", i rifugi diventano sempre più meta d'arrivo anziché base di partenza, con tutte le conseguenze del caso.
1985 - Francesco Biamonti presidente, ma già l'anno successivo 1986 è costretto a lasciare l'incarico, chiamato a dirigere il "Festival della Montagna" a Trento. Il gruppo di alpinismo giovanile, già molto attivo, traccia sul Carso il sentiero "Tiziana Weiss" in onore dell'alpinista caduta nel 1978.
Hanno inizio i corsi Kajak. Entra a far parte della sezione un gruppo esterno denominato "Rose d'Inverno" che realizza dei corsi annuali di introduzione alla montagna a carattere naturalistico-escursionistico, ideati da Ettore Tomasi. La sezione conta 17 accademici. Uomini di punta dell'arrampicata (Cerro Torre, Fitz Roi) sono Mauro Petronio e Marco Sterni. Mauro Rumez trova nello sci estremo la sua realizzazione. Il gruppo Gervasutti continua brillantemente la sua attività. Si struttura la Commissione gite che organizza un grande ballo nella grotta Bach al lume di 1.000 candele ed una salita notturna al monte Nanos.
1988 - Viene istituita la scuola di roccia "Enzo Cozzolino". Direttore Iose Baron.
Acquisto della sede di via Battisti con una sottoscrizione fra soci. Il gruppo Giovanile (guidato da Paolo Covelli) sale il monte Rosa. Bene tutti i gruppi.
1989÷1990 - Si ricorda la figura di Comici con la deposizione di un monumento ligneo a Selva di Valgardena. Il corso biennale "Rose d'Inverno" entra nella scuola Cozzolino come corso base di alpinismo. Marco Sterni viene nominato atleta dell'anno dalla locale sezione dell'Unione nazionale veterani dello sport.
Fiammata d'entusiasmo per il neo gruppo Mountain bike che però durerà poco. Un gruppetto selezionato del giovanile raggiunge la cima del monte Bianco. Esce il primo numero di "Alpinismo Triestino".
1991 - Il gruppo rocciatori riassume il nome di "Bruti de Valrosandra". Nasce la scuola di speleologia "Cesare Prez". Giovanile sul Gran Paradiso e Dente del Gigante. "Alpinismo triestino" è un bimestrale.
1992 - I soci sono 2733. Viene organizzata la mostra "-1000+8000". La cordata Babudri-Sain, con 22 vie nuove, vince il premio Crepaz per l'esplorazione.
1993 - Manifestazioni per l'anno del 75° (vedi scheda 3). Il "Piccolo" dedica una intera pagina alla XXX ottobre. Scopertura di una targa commemorativa al ricreatorio Pitteri. Muore Fabio Zenari, a lungo apprezzato segretario-tesoriere della sezione.
VERSO IL 2000
Due presidenze, molto diverse fra loro, caratterizzano l'ultimo scorcio di secolo. Lionello Durissini, fratello minore di Duilio, in un certo senso erede delle grandi tradizioni trentaottobrine, grande organizzatore, marciatore instancabile e Spiro Dalla Porta Xidias, dal temperamento artistico, rocciatore, cultore e cantore della montagna. Nello fa sentire le sue opinioni dalle pagine di "Alpinismo Triestino" Spiro accelera la sua produzione letteraria. L'alternanza di queste due anime porta la "Trenta" a livelli di prestigio e di conoscenza forse mai raggiunti fino ad allora. La nuova sede, acquistata con il contributo dei soci; l'avvio della scuola di roccia "E. Cozzolino" e di quella di speleologia "C. Prez"; la stampa del periodico "Alpinismo triestino", le manifestazioni per il 75° anniversario (scheda 7), la mostra "-1000+8000", il nuovo regolamento sezionale, i convegni nazionali, l'elezione di Spiro a consigliere centrale, la spedizione "Trieste 8.000" ……sono tutte occasioni di grande risonanza locale e nazionale. Una posizione i due presidenti condividono in pieno: una profonda insofferenza per tutta la burocrazia che il CAI sta montando, creando intralci e dispendio di risorse nell'attività delle sezioni.
1994 - Nuovo regolamento sezionale che verrà approvato, con qualche ulteriore modifica nell'Assemblea del 1995. Il socio Ostrouska parte per l'attraversamento delle due Americhe in mountain bike, da Nord a Sud.
1995 - Si inaugura il ricovero "Igor Crasso". Conclusione a Trieste (Muggia) del "Camminaitalia". I giovani della XXX e dell'Alpina sul Monte Olimpo. Intensa attività del gruppo "G: Gervasutti" che festeggia i suoi 35 anni di attività e si prepara a diventare sezione.
1996 - Il gruppo rocciatori, per ricordare i suoi 50 anni , presenta il cortometraggio di Marco Arnez " Insieme sulle vette" che riceverà l'anno successivo il premio "ALPI GIULIE CINEMA". Mauro Rumez in Nuova Zelanda continua le sue solitarie discese estreme con gli sci.
1997 - Spedizioni alpinistiche leggere in Perù ed in Nepal. Partecipazione attiva dei gruppi grotte e giovanile alla manifestazione cittadina "Sport Show". Continua intensa l'attività della commissione gite. Organizzazione del 1° Convegno nazionale"Acque che muovono montagne".
1998 - Gennaio. Cadono in montagna Andrea Tuntar e Alessandro Cernaz. Accarezzavano il progetto di salire un 8.000 per gli ottant'anni della "Trenta". La spedizione, accompagnata da un trekking sezionale, si farà ugualmente in autunno, meta lo Shisha Pangma, m 8.046 ma non avrà successo per le avverse condizioni atmosferiche. Durissini lascia la direzione di "Alpinismo Triestino.
Il gruppo di Cervignano decide in assemblea di avviare l'iter per diventare Sezione.
Il gruppo "Orientamento" organizza a Sgonico il campionato italiano sulla lunga distanza.
Stand dei rocciatori al Trieste Sport Show.
Impresa di Sterni in Madagascar.
1999 - 2° Convegno nazionale: "Enzo Cozzolino; svolta dell'Alpinismo in Italia." Spedizione al Peak Lenin (m 7.134) per il ventennale della scuola di sci alpinismo. Mauro Rumez scala il McKinley e discende con gli sci, in prima assoluta' la West Rib. Purtroppo in autunno resterà vittima di una valanga sull' Eiskogel.
Al 30 Dicembre Sandra Canestri e Marco Tossutti in cima all'Aconcagua (m.6959).
Il responsabile del giovanile Mario Bevilacqua firma con il Provveditorato un protocollo d'intesa per una collaborazione con la scuola.
2000 - Claudio Mitri è il nuovo Presidente della XXX Ottobre. Medaglia d'oro del CAI a Francesco Biamonti.
Paolo Covelli viene nominato rappresentante del CAI nell' Alpinismo Giovanile dell' UIAA.
3° Convegno nazionale: "La cultura della Montagna"
Il gruppo T.A.M. (Tutela Ambiente Montano), al suo primo anno di attività, conclude il corso dedicato alla conoscenza e la tutela del Carso.
Intensa attività del gruppo kayak per onorare il suo ventennale con spedizione in Cile; purtroppo in autunno va a fuoco il magazzino di Aurisina e tutte le attrezzature vanno distrutte.
La "Trenta" (Rose d'Inverno) organizza per conto della Delegazione Regionale il 1° Corso regionale per capigita.
Grande rilancio dello Sci Cai. Si avvia un gruppo di sci escursionismo.
Si comincia l'allestimento di un sito Internet della "Trenta".
Il socio Franco Bulli vince a Lecco il primo premio al concorso letterario"Carlo Mauri" dedicato alla narrativa d'avventura.
Alpinismo Giovanile: successo del concorso scolastico di prosa "Raccontando la montagna", con i complimenti del CAI centrale.
In Autunno spedizione alpinistico-esplorativa "Cina 2000" con Marco Sterni e Roberto Priolo.
2001 - Manifestazione commemorativa nella sede del Consiglio Comunale di Trieste per il centenario della nascita di Emilio Comici.
A Verona l'Assemblea generale straordinaria del CAI approva modifiche sostanziali alla prima parte dello Statuto.
Il gruppo orientamento organizza a Piancavallo il campionato italiano individuale e staffetta di sci orientamento.
4° Convegno nazionale: "Dieci tappe della storia e della letteratura dell'alpinismo".
1a Rassegna cinematografica "Sci alpinismo e la montagna" organizzata dalla scuola "Città di Trieste".
Firmato un accordo internazionale che destina la casa di Valbruna a centro didattico insieme a strutture similari al Glocknerhaus ed a Mojstrana.
Seconda edizione del concorso per scolari e studenti "Raccontando la montagna".
Mauro Bole (Bubu), cresciuto nel nostro gruppo rocciatori ed ormai alpinista di fama mondiale (ultima grande impresa una via nuova sullo Shipton Spire, denominata "Women and chalk"), si aggiudica il premio "Grignetta d'oro".
Successi in Bolivia di Sandra, Marco e Miro sulle alte quote.
Luciano Bertocchi campione italiano H65 di orientamento sulla distanza classica.
Manifestazione commemorativa a Selva per ricordare la morte di Emilio Comici. A lui dedicato l'ultimo libro di Spiro "Le ali dell'angelo".
Va alla stampa anche un libro che ricorda Mauro Rumez: " Il mio sci estremo".
Organizzazione , insieme alla SAG, dell' 8° congresso biveneto degli accompagnatori di escursionismo a Duino.
2002 - Anno internazionale delle montagne. Assieme alla SAG viene organizzata una settimana di manifestazioni in città sul tema: "Trieste, città di mare che guarda alla montagna".
5° Convegno nazionale: " la montagna per noi"
Il 19 maggio Sandra Canestri e Marco Tossutti raggiungono la cima del Cho Oyu (m 8.201) coronando un loro sogno e regalando alla nostra Associazione il primo "ottomila".
La nostra storia, per il momento, si ferma qui. Gli avvenimenti associativi sono abbastanza regolarmente riportati nel nostro sito INTERNET sia in Agenda che fra le News ed i gruppi stanno anche loro avviandosi verso una documentazione molto dettagliata."Alpinismo Triestino" continua a svolgere il suo ruolo e pertanto tutti gli elementi per continuare la nostra storia sono registrati. Come accennato all'inizio, notizie più dettagliate si trovano in biblioteca, nelle pagine rilegate per annata di Alpinismo Triestino dalle quali ho tentato di evidenziare i fatti più significativi. Correzioni ed integrazioni sono sempre possibili e saranno bene accette. Resta da augurarci che il futuro ci riservi soddisfazioni, entusiasmo ed impegno e che i giovani di oggi sappiano comprendere ed apprezzare questa storia ed arricchirla con la loro vitalità.
Claudio Mitri